Dulhan - La sposa by Melania G. Mazzucco

Dulhan - La sposa by Melania G. Mazzucco

autore:Melania G. Mazzucco [Mazzucco, Melania G.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2023-10-30T12:00:00+00:00


7.

Mattina. Le serrande della camera da letto sono abbassate: è buio, ma dai listelli comincia a filtrare una lama di luce. I due sono a letto. La ragazza è rannicchiata contro il muro, gli volge la schiena. Lui è disteso contro di lei. Sono nudi.

LUI Mi dispiace di averti picchiata. Non volevo farlo.

LA RAGAZZA Lo so.

LUI Ti ho fatto male?

LA RAGAZZA Un po’.

LUI Non so cosa m’è preso.

LA RAGAZZA Hai perso il controllo.

LUI È stata una giornata strana.

LA RAGAZZA Non pensarci piú. Ormai è successo.

LUI Lei mi ha fatto una quantità di domande, era agitata, le tremavano le mani. Ha piantato una storia pazzesca, non la finiva piú. Voleva venire qui a tutti i costi, insieme a me, ho avuto paura che sapesse qualcosa. Poi arrivo a casa: e tu hai aperto la porta a uno sconosciuto. Non lo dovevi fare.

LA RAGAZZA Non aprirò piú a nessuno.

LUI Non ti credo. Ti dovrò chiudere a chiave.

LA RAGAZZA Come vuoi. Per me è lo stesso.

LUI Tu tiri fuori il peggio di me. Mi fai fare delle cose che non mi sarei mai nemmeno sognato di fare.

LA RAGAZZA E invece evidentemente volevi farle.

LUI E tu me le hai lasciate fare.

LA RAGAZZA Non posso impedirti niente.

LUI (dolcemente) Ti è venuto un occhio nero.

LA RAGAZZA Non ha importanza. Tanto non lo vedrà nessuno.

LUI Lo vedrò io. E mi ricorderò che ti ho dato un pugno. Proprio io. Odio la gente che alza le mani. Non uccido neanche le zanzare.

LA RAGAZZA Ci metterò il fard.

LUI Non ce l’hai, il fard. Non ti metti il rossetto, non ti tingi i capelli. Sei una ragazza semplice, d’altri tempi. Non esistono piú le ragazze come te.

LA RAGAZZA Perché non provi a dormire ancora un po’?

LUI Non ho voglia di dormire. Stavo facendo un sogno orrendo.

LA RAGAZZA Quando un sogno si interrompe, non ricomincia.

LUI Non lo so. Nel sogno mi uccidevano (ride). Con le mani, cosí.

Si porta le mani di lei attorno al collo e le stringe. Ridono.

LUI Ero nudo e stavo facendo il bagno. Era il giorno del mio matrimonio, lo capivo perché avevo il vestito sul bordo della vasca. Nero, da cerimonia. L’ho fatto fare su misura… ed era proprio quello. C’era qualcuno sul bordo della vasca, ma all’inizio non riuscivo a vederlo. Sentivo la presenza. Era minacciosa. Ero in un ritardo mostruoso e provavo un’angoscia incredibile… sai, l’angoscia dei sogni. Poi lo vedevo, il tizio seduto sul bordo della vasca. Lo pregavo di andarsene, perché dovevo vestirmi. Lui rideva. Diceva che il matrimonio c’era già stato. Che ti avevo preso la verginità e dovevo sposarti per forza. Io non mi ricordo cosa dicevo, cercavo di spiegarmi, penso, quello mi saltava addosso e mi stringeva le mani al collo.

LA RAGAZZA Non dovevo raccontarti quella storia.

LUI Ma chi è stato?

LA RAGAZZA Uno straniero. Si è fermato al mio villaggio pochi giorni. Era gentile, molto ricco. Gli piaceva stare con me. Diceva che al suo paese le donne erano aggressive, e scontente. Noi invece sorridevamo sempre. Invidiava la nostra felicità. Il nostro ottimismo.



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